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L'INPS dice addio al PIN: lo SPID diventa obbligatorio per l’accesso ai servizi

di Francesca Columbu - 20/07/2020

SPID

Rivoluzione nel settore delle prestazioni sociali online: a partire dal 1 ottobre l’INPS non rilascerà più il PIN come credenziale d’accesso per i servizi della Pubblica Amministrazione. Il Pin verrà infatti sostituito dallo SPID, che ha il grande vantaggio di consentire agli utenti di interagire, oltre che con l’Istituto di Previdenza, anche con tutto il sistema pubblico e con i soggetti privati aderenti. 

È la stessa INPS, con la circolare n. 87 del 17 luglio 2020, a comunicare questa importante novità, in accordo con Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e secondo quanto previsto dal decreto Semplificazioni.

Fase di passaggio

Sebbene l’INPS inviti i cittadini ad informarsi sin da ora per il cambio da PIN a SPID e non aspettare fino all’ultimo momento, con il rischio di un intasamento di traffico, va segnalato che - per venire incontro alle esigenze di tutti - questo passaggio non sarà drastico.

Infatti l’INPS manterrà attiva la procedura di accesso tramite PIN anche dopo il 1 ottobre 2020 per chi già possiede le credenziali di accesso, ma con una limitazione: da questa data non verranno più rilasciati nuovi PIN,  fatta eccezione per quelli richiesti da alcune categorie, come i minori di diciotto anni o i soggetti extracomunitari, che non possono avere accesso alle credenziali SPID.

Per quanto riguarda invece gli altri utenti online, i PIN già esistenti manterranno la loro validità originaria e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria, di cui ancora non è stata comunicata la data.

Utilità dello SPID

Sai a cosa serve lo SPID? Negli ultimi tempi l’identità digitale viene spesso utilizzata per la richiesta dei vari Bonus che il Governo ha messo e sta mettendo a disposizione come sostegno finanziario alla crisi economica dovuta all’emergenza Covid-19: dal bonus 600 euro al bonus Baby sitter e Vacanze, per citarne alcuni. Ma ci sono molti altri servizi a cui è possibile accedere attraverso lo SPID.

L’identità digitale permette infatti di controllare la propria posizione INPS o INAIL, accedere al portale dell'Agenzia delle Entrate e a tutti i portali internet pubblici: sia quello dell’Inps sia, ad esempio, quelli dei singoli Comuni, oltre che i servizi sanitari regionali.

Inoltre, consente di ottenere i buoni spesa dei Comuni e la Carta Famiglia.

Non solo: al fine di favorire il processo di completa digitalizzazione dei documenti, è stato stabilito recentemente che la firma con Spid avrà lo stesso valore giuridico di quella autografa e i cittadini potranno utilizzarla per sottoscrivere atti e contratti.

Va poi ricordato che lo SPID è uno strumento prezioso anche per le aziende, perché consente di accedere ai finanziamenti garantiti dallo Stato accedendo alla Centrale Rischi della Banca d’Italia e verificare se la propria posizione finanziaria è regolare.

Infine, lo SPID è utile per chi aveva smarrito - o non ha a disposizione al momento dell'occorrenza - le credenziali di accesso al portale Inps, per il quale è richiesto il cambio password ogni tre mesi.

Come richiedere lo SPID

Ma veniamo al nocciolo della questione: come si può ottenere lo SPID?

Su Patronato.com la procedura è molto semplice e veloce, e interamente online. Puoi richiederlo cliccando qui.

Segnaliamo che, per inoltrare la richiesta, sarà sufficiente avere a disposizione:

  • un indirizzo e-mail
  • il numero di linea mobile
  • un documento di identità valido (Carta di identità, passaporto, patente, permesso di soggiorno)
  • la tessera sanitaria con il codice fiscale
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