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Portale unico per il reclutamento della Pa: come funzionerà con lo Spid

di Alessandra Caraffa - 16/06/2021

SPID

Il Portale unico per il reclutamento della PA, così come previsto dal Dl Reclutamento fortemente voluto dal Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, vedrà la luce entro l’estate.

Si tratta di un sito web che punta ad incrociare domanda ed offerta nell’ambito delle assunzioni presso la Pubblica Amministrazione. Permetterà, dunque, di consultare i concorsi pubblici attivi e di candidarsi online per le offerte di lavoro presso le amministrazioni di tutto il Paese. 

Vediamo di cosa si tratta e cosa possiamo aspettarci dalla nascita e dalla messa a regime del portale unico per il reclutamento PA.

Portale unico per il reclutamento: una piccola rivoluzione nel mondo della PA

Il portale unico per il reclutamento PA, una volta attivato, costituirà un punto di accesso unico per la Pubblica Amministrazione - sia per le procedure straordinarie previste nel PNRR ed annunciate più volte dal Ministro Brunetta, sia per le procedure concorsuali ordinarie.

La volontà di semplificare il processo di reclutamento in materia di funzione pubblica è piuttosto chiara: ”I concorsi carta e penna non si fanno più da nessuna parte d’Europa”, dichiarava qualche tempo fa il Ministro.

Siamo, forse per la prima volta, di fronte ad un rinnovamento sostanziale del meccanismo di selezione dei dipendenti pubblici: all’interno del portale le Amministrazioni potranno definire competenze e caratteristiche per ogni profilo professionale ricercato, mentre i professionisti potranno consultare le offerte di lavoro attive.

La similarità con LinkedIn è tutt’altro che casuale: come riportato in una nota diramata lo scorso 9 Giugno dal Dipartimento della Funzione Pubblica, è prevista l’attivazione di una “partnership con il social network professionale Linkedin, per ampliare e aumentare la qualità dei profili che possono assumere le PA”.

Insomma, la Pubblica Amministrazione è chiamata a comportarsi sostanzialmente come i datori di lavoro del settore privato, con processi di reclutamento agili che consentano assunzioni veloci basate su competenze specifiche.

Il primo concorso pubblico svolto in modalità “Fast Track”, come definito dal PNRR, ovvero con un’unica prova concorsuale svolta in sedi decentrate ed in modalità digitale, è quello che si sta svolgendo per l’assunzione di 2800 tecnici al Sud.

Il concorso è stato al centro delle cronache soprattutto per un grave ed inaspettato problema legato all’affluenza, così scarsa da costringere il Ministero a procedere con nuove ammissioni al concorso in una fase della selezione già avviata. 

Le candidature per il concorso passavano dal portale Step One 2019, valido solo per alcuni specifici concorsi pubblici, anch’esso accessibile tramite SPID: si può facilmente intuire, in tal senso, che un’unificazione dei punti di accesso per inoltrare la propria candidatura a concorso pubblico possa essere la soluzione a problematiche di questo tipo. 

Vediamo dunque come funzionerà con il nuovo portale unico per il reclutamento PA, dalle modalità di accesso con SPID o altro dispositivo d’identità digitale fino alle diverse sezioni del sito.

Come funziona il portale unico per il reclutamento PA

Il rilascio del portale unico voluto dal Ministero della Funzione Pubblica è previsto per l’Estate 2021, mentre sarà pienamente operativo soltanto nel 2023 con la migrazione dei servizi in Cloud.

È possibile registrarsi al portale unico per il reclutamento PA attraverso tre modalità:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
  • CIE (Carta di Identità Elettronica).

Come per tutti gli altri servizi ad oggi compresi nel processo di digitalizzazione dell’Amministrazione Pubblica, è dunque necessario disporre di dispositivi di riconoscimento digitale cosiddetti “forti” o “a due fattori”.

Mentre le polemiche sulla complessa diffusione della CIE presso i Comuni italiani stanno lentamente lasciando il posto ad una reale diffusione della Carta d’Identità Elettronica, va rilevato che l’attivazione della CNS è ancora più frequente per le aziende che non per i singoli cittadini.

Lo SPID, d’altro canto, ha guadagnato una rapida e capillare diffusione nel corso dell’ultimo anno, anche grazie a programmi quali il lancio dell’app IO, con il celebre programma cashback direttamente subordinato al possesso di un dispositivo per l’identità digitale del tipo SPID.

Quale che sia la modalità prescelta per l’accesso, una volta eseguita la registrazione al portale unico per il reclutamento PA ci si troverà in un ambiente diviso per sezioni specifiche, quali:

  • concorsi ordinari: sarà qui possibile candidarsi ai concorsi pubblici pubblicati in Gazzetta Ufficiale, e pagare la tassa di iscrizione al concorso tramite il sistema PagoPA;
  • tirocini formativi: tale sezione è destinata agli studenti e ai giovani che intendano candidarsi per un tirocinio formativo presso una Pubblica Amminstrazione in Italia o UE;
  • procedure Fast Track (PNRR): Questo tipo di concorso, che prevedono selezioni entro 100 giorni e la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato per un massimo di 36 mesi, è accessibile da apposita sezione (in cui è possibile, oltre che candidarsi per i singoli concorsi, anche caricare il proprio CV);
  • mobilità UE: la sezione è dedicata agli impiegati della PA che intendano richiedere l’ammissione alla procedura di mobilità verso uno degli Stati Membri UE.

Durante la conferenza stampa di presentazione del Decreto Reclutamento è stata annunciata un’ulteriore caratteristica del portale unico PA: il sito presenterà una banca dati dei professionisti iscritti agli Albi, consultabile direttamente dalle Amministrazioni. 

Tale sezione sarà sviluppata, informa il Ministero, grazie ad uno specifico protocollo d’intesa con la rete delle professioni tecniche.

 

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