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Legge di Bilancio 2023: tutte le novità su bonus e agevolazioni

di Alessandra Caraffa - 17/01/2023

Bonus

La Legge di Bilancio 2023 è stata approvata dal Consiglio dei ministri il 21 novembre 2022 ed è stata pubblicata, dopo il via libera definitivo del Senato, nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2022. 

La manovra, entrata ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2023, ha ridefinito il quadro di Bonus e agevolazioni fiscali destinati a famiglie e imprese, intervenendo su diverse misure già esistenti e prevedendo nuovi stanziamenti per fronteggiare crisi energetica ed inflazione.  

Legge di Bilancio 2023: le novità su bonus e agevolazioni

La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022), in vigore dal 1° gennaio 2023, ha apportato diverse modifiche al quadro delle agevolazioni fiscali previste per famiglie, imprese e lavoratori. Alla conferma di alcune misure, come l’Ecobonus e l’APE sociale, corrisponde lo stanziamento di importanti risorse destinate, tra le altre cose, all’incremento del Fondo per i lavoratori dello spettacolo e al potenziamento dell'Assegno unico e universale per i figli a carico. 

Tra le misure previste per fronteggiare l’inflazione, la riduzione dell’Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile e l’istituzione di una “Carta Risparmio Spesa”, gestita dai Comuni, destinata ai redditi inferiori ai 15mila euro l’anno. Viene inoltre avviata la sperimentazione del Reddito alimentare, un fondo da 1,5 milioni di euro per la distribuzione di pacchi alimentari a chi è in stato di povertà assoluta.  

Viene confermato senza modifiche il Sisma Bonus per la messa in sicurezza statica degli edifici, mentre il Bonus psicologo diventa permanente e passa da 600 a 1.500 euro, con soglia ISEE a 50.000 euro. 

Legge di Bilancio: bonus edilizi e Superbonus 110

Come accennato, il Sisma Bonus è confermato: la detrazione, che prevede uno sconto del 50-70% per gli edifici unifamiliari e fino all’85% per i condomini, potrà essere utilizzata fino al 31 dicembre 2024. 

Confermati fino alla fine del 2024 anche l’Ecobonus e il Bonus ristrutturazione, con aliquota al 50% e tetto di spesa massimo di 96.000 euro. L’agevolazione del 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che può essere recuperata direttamente in sede di dichiarazione dei redditi, viene prorogata fino al 31 dicembre 2025, mentre viene definitivamente eliminato il Bonus facciate.

Il Bonus mobili ed elettrodomestici green, che prevede una detrazione del 50% in fase d’acquisto, viene prorogato fino a fine anno con un tetto massimo di spesa che passa,  per il 2023, da 5mila a 8mila euro.

A partire dal 1° gennaio 2023, il Superbonus 110% viene rimodulato al 90%. Potranno beneficiare della misura i condomini che hanno presentato la Cilas entro il 31 dicembre 2022, con delibera di approvazione lavori precedente al 18 novembre dello stesso anno.

Nuovo Bonus cultura con ISEE

Con la nuova manovra di bilancio cambia anche il Bonus cultura: la misura, introdotta nel 2016 per favorire l’accesso alla cultura da parte dei giovani, prevedeva l’erogazione di un buono spesa dal valore di 500 euro a tutti i 18enni residenti in Italia, senza distinzioni di reddito o particolari requisiti legati al merito.

Il nuovo Bonus 18 anni, destinato ai ragazzi nati nel 2004 e nel 2005, si compone di due diverse misure: la Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito. Le due misure, del valore individuale di 500 euro, sono cumulabili: chi rispetta entrambi i requisiti previsti dalla Legge, potrà quindi beneficiare di un Bonus totale di 1.000 euro.

Possono richiedere la Carta della Cultura Giovani 2023 tutti i diciottenni residenti in Italia appartenenti a nuclei familiari con ISEE inferiore a 35.000 euro. La Carta del Merito, invece, è destinata ai ragazzi che hanno conseguito la maturità, entro il 19esimo anno di età, con una votazione di almeno 100 centesimi

Non cambia la modalità di erogazione del nuovo Bonus Cultura, che consisterà in un buono spesa da utilizzare per l’acquisto di libri, biglietti per spettacoli e corsi di formazione in negozi fisici o presso rivenditori online.

Legge di Bilancio: come cambia il Reddito di Cittadinanza

Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio, inizia il periodo transitorio che condurrà all’abolizione del Reddito di Cittadinanza. A partire dal 1° gennaio 2023, alle persone con età compresa tra i 18 e i 59 anni - che siano abili al lavoro e non abbiano disabili, minori o over 60 a carico - il Reddito sarà riconosciuto nel limite massimo di 7 mensilità, contro le attuali 18. 

La manovra prevede inoltre che i beneficiari partecipino, almeno per 6 mesi, a corsi di formazione o riqualificazione professionale, pena il decadimento della misura. Si perde il Reddito di Cittadinanza anche nel momento in cui si rifiuta la prima offerta di lavoro.

Per i beneficiari del RdC appartenenti alla fascia di età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno adempiuto all'obbligo di istruzione, l'erogazione del reddito di cittadinanza viene subordinata all'iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico.  

Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 sono previste anche importanti agevolazioni per le aziende che assumono lavoratori percettori del reddito di cittadinanza, come anche per quelle che trasformano  i contratti di donne e giovani impiegati a tempo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

Manovra di Bilancio: aumenta l’Assegno unico per le famiglie

Dal 1° gennaio 2023 cambia anche l’Assegno unico per le famiglie: l’importo del contributo aumenta del 50% per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per quelle con tre o più figli che hanno un ISEE fino a 40.000 euro. È prevista una maggiorazione del 50% dell’Assegno unico anche per le famiglie con 4 o più figli.

La misura, istituita con Legge Delega n. 46/2021, non cambia per quanto riguarda i destinatari. Anche nel 2023 l’Assegno unico universale per i figli a carico spetta:

  • per ogni figlio minorenne a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati;  
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico fino al compimento dei 21 anni, nel caso in cui quest’ultimo frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, un corso di laurea, sia impiegato in un’attività lavorativa con reddito annuo inferiore a 8mila euro, stia svolgendo un tirocinio o il servizio civile universale, oppure sia registrato come disoccupato presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • per ogni figlio con disabilità a carico del nucleo familiare, in questo caso senza limiti di età.

In ogni caso, l’importo spettante al nucleo familiare varia sulla base dell’ISEE valido al momento della domanda. Nella definizione dell’importo vengono considerati anche il numero dei figli a carico e la presenza di eventuali condizioni di disabilità.

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Bonus bollette: cambia il tetto ISEE

La Legge di Bilancio 2023 interviene anche a calmierare gli effetti dell’aumento delle bollette di luce e gas: la manovra dispone l’azzeramento degli  oneri generali di sistema per il gas metano fino al 31 marzo 2023  e proroga il Bonus sociale bollette per le famiglie in difficoltà.

Cambiano i requisiti per accedere al Bonus Bollette: il tetto ISEE per accedere alle agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica passa da 12mila a 15mila euro. Previsto un ulteriore innalzamento del tetto ISEE per le famiglie con 4 o più figli a carico: in questo caso il limite per accedere al Bonus è di 20mila euro.

ISEE 2023: le novità della Legge di Bilancio

Nella Legge di Bilancio 2023 non cambiano soltanto i limiti ISEE: la manovra contiene importanti novità anche per il Modello ISEE (Indicatore della Situazione Economia Equivalente), il documento con cui si accede a Bonus e agevolazioni fiscali.

Il Modello ISEE, fino a oggi lo strumento principale per l’accesso a bonus o prestazioni sociali agevolate erogate dall’INPS, viene declassato: dall’entrata in vigore della Legge, sarà data priorità alla Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) precompilata messa a disposizione dall’Istituto.

Come si legge nel testo di legge, “a  decorrere dal 1° luglio 2023, la presentazione della DSU da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata fermo restando la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria”. I cittadini hanno comunque la possibilità di presentare la DSU nella modalità non precompilata fino al 31 dicembre 2022.

Non cambia l’appuntamento con la Certificazione ISEE, che deve essere presentata nei primi giorni dell’anno per confermare di avere i requisiti per beneficiare di bonus e agevolazioni e quindi ricevere gli assegni spettanti senza interruzioni. 

Chi beneficia di Reddito di Cittadinanza o Pensione di Cittadinanza, in particolare, deve richiedere l’ISEE entro il mese di gennaio per ricevere regolarmente il pagamento nel mese di febbraio; in mancanza di un ISEE valido, infatti, le misure vengono sospese fino a presentazione della documentazione richiesta.

 

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