Servizi legali ad imprese e cittadini per la gestione delle pratiche online

Cerca un Servizio

Bonus revisione auto 2022-23: cos’è e come ottenerlo

di Alessandra Caraffa - 16/03/2023

Bonus revisione auto

Scade il 31 Marzo la possibilità di richiedere il Bonus Veicoli Sicuri o Bonus Revisione Auto per il 2022. Dal 3 Aprile invece sarà possibile fare domanda per le revisioni effettuate nel 2023. Ma di cosa si tratta nello specifico, a chi spetta e come si può fare richiesta? Lo vediamo in questo articolo.

Bonus revisione auto: cos’è?

Il Bonus veicoli sicuri è un rimborso introdotto dal 1° novembre 2021 per compensare l’aumento della tariffa della revisione auto, passata da 66,88 a 78,75 euro per effetto di un rincaro relativo alla tariffa ministeriale.

Il contributo equivale a 9,95 euro ed è finalizzato ad mitigare gli effetti dell’aumento del costo della revisione auto che - IVA al 22% e altre spese incluse - è salito di 11,87 euro rispetto ai mesi precedenti.

Piccola nota: La revisione auto è un esame obbligatorio che va fatto per la prima volta dopo 4 anni dalla prima immatricolazione dell’auto; successivamente, dev’essere ripetuto ogni 2 anni. Serve ad accertare l’efficienza del mezzo, quindi consiste nella verifica dell’impianto dei freni e dei fari, dell’impianto elettrico, ma anche delle condizioni della carrozzeria e del livello di emissioni dei gas di scarico.

Tornando al Bonus, questo è destinato ai proprietari di autoveicoli, moto, autocarri, minibus e minicar che, si legge nel decreto attuativo del 24 Settembre 2021, "dal 1° novembre 2021 e per i successivi tre anni, sottopongono il proprio veicolo alle operazioni di revisione di cui all'art. 80, comma 8, del Codice della strada".

L'indennizzo viene riconosciuto secondo l’ordine temporale di ricezione delle richieste e fino a esaurimento delle risorse disponibili: la Legge di Bilancio 2021 aveva stanziato un totale di 4 milioni di euro per l’erogazione della misura nel 2021, 2022 e 2023, cifra che costituisce il limite di spesa oltre il quale non sarà più possibile usufruire del Bonus.

Bonus veicoli sicuri: i requisiti

Il Bonus revisione può essere richiesto da qualunque proprietario di mezzo a motore che abbia sottoposto il veicolo a revisione in un’officina autorizzata.

È bene sapere, in tal proposito, che si tratta di un contributo una tantum: anche se si è proprietari di più veicoli di diverso tipo, è possibile fare richiesta una sola volta e per un solo veicolo per tutta la durata dell’iniziativa. 

Quanto ai veicoli a motore, possono essere ammessi all’indennizzo:

  • autoveicoli fino a 35 quintali;
  • motoveicoli e ciclomotori;
  • minibus fino a 15 posti;
  • minicar (nella categoria Ciclomotore se sotto i 50CC, in Motoveicoli se di cilindrata superiore).

Esistono poi ulteriori requisiti per l’accesso al Bonus: è necessario essere intestatari o primi co-intestatari del mezzo e disporre di un’email per eventuali comunicazioni e di un’identità digitale che permetta l’accesso alla piattaforma del Ministero (es. SPID).

Bonus revisione: come richiederlo

Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità  sostenibili ha attivato una specifica piattaforma, dedicata esclusivamente alla gestione delle richieste di questo Bonus. 

Ecco i passaggi da seguire per ottenere il Bonus veicoli sicuri (o revisione auto):

La domanda deve essere inoltrata:

  • entro il 31 marzo 2023 per le revisioni effettuate nel 2022;
  • dal 3 aprile 2023 per le revisioni effettuate nel 2023.

In fase di richiesta bisognerà fornire le seguenti informazioni:

  • codice fiscale del richiedente;
  • numero di targa del veicolo;
  • codice IBAN del conto corrente nel quale ricevere il rimborso.

L’erogazione del Bonus veicoli sicuri avviene direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente in fase di domanda. I tempi per l’accredito possono variare per ogni beneficiario ma è possibile controllare lo stato di avanzamento della richiesta accedendo alla stessa piattaforma.

Inoltre, è consentita l’eliminazione della domanda entro 3 giorni dall’inoltro della stessa. Sarà poi possibile richiedere nuovamente il bonus per lo stesso o un altro veicolo (salvo disponibilità di fondi ministeriali).

Se dovessero esserci errori nell’inserimento dei dati della targa, bisognerà rivolgersi all’UMC (Ufficio Motorizzazione Civile) di competenza per risolvere il problema e ottenere il rimborso.

Quale SPID per il Bonus revisione?

Come detto sopra, per richiedere il bonus è necessario registrarsi sulla piattaforma e successivamente identificarsi utilizzando uno dei sistemi di identità digitale riconosciuti. 

Nel già citato decreto attuativo del 24 Settembre 2021 veniva specificato che l’identità dei richiedenti viene verificata tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure tramite i dispositivi CIE (Carta di Identità Elettronica) e CNS (Carta Nazionale dei Servizi) previsti dall'art. 66  del Dgls n. 82 del 2005.

Sulla homepage della piattaforma ministeriale è specificato d’altro canto che, almeno al momento, l’accesso all’area riservata avviene esclusivamente tramite SPID di Livello 2.

Gli SPID infatti non sono tutti uguali: esistono 4 livelli di sicurezza che vanno dallo SPID di Livello 1, il più semplice, fino allo SPID di Livello 4, noto anche come SPID Giuridico, destinato ai rappresentanti legali di enti e aziende. 

Lo SPID di Livello 2 può essere richiesto da tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 18 anni: a differenza di quanto avviene con lo SPID di Livello 1, per cui è sufficiente inserire username e password per essere identificati dal servizio, l’uso dello SPID di 2° Livello richiede l’inserimento di una password aggiuntiva, una OTP (One Time Password) che viene generata tramite app o inviata tramite SMS.

 

Hai bisogno dello SPID?

Attivalo Online su Patronato,

tramite Video Riconoscimento

RICHIEDI SPID ONLINE

Bonus veicoli sicuri: cos'è e come richiederlo


Articoli Correlati