Servizi legali ad imprese e cittadini per la gestione delle pratiche online

Cerca un Servizio

Detrazioni 730: le principali spese detraibili nel 2023

di Alessandra Caraffa - 27/03/2023

Detrazioni 730

Con l’approvazione del nuovo Modello 730/2023 da parte dell’Agenzia delle Entrate, il 6 febbraio scorso, si è ufficialmente aperta la campagna dichiarativa del 2023. 

L’entrata in vigore dei nuovi scaglioni Irpef a partire dal 1 gennaio 2022 è certamente tra le modifiche più importanti a cui prestare attenzione in fase di dichiarazione dei redditi, ma ci sono novità anche per quanto riguarda le detrazioni per i figli a carico e per altre spese che è possibile portare in detrazione nel 730. Vediamo quindi i principali capitoli di spesa che sono deducibili o detraibili nel 730 del 2023, con particolare attenzione alle voci che riguardano la casa, i figli a carico e le spese sanitarie.

Detrazione affitto 730: quanto spetta in base al contratto

Per molti dipendenti e pensionati italiani, le detrazioni sulla casa sono uno dei capitoli più influenti in ambito di detrazioni fiscali nel Modello 730, insieme a quelle per figli a carico e spese sanitarie. In materia di affitto, il Modello 730 prevede anche quest’anno delle detrazioni più alte per i contratti di affitto a canone concordato. 

Nello specifico, le detrazioni per i contratti di affitto in libero mercato ammontano a: 

  • 300 euro se il reddito complessivo è inferiore a 15.494 euro;
  • 150 euro se il reddito è compreso tra 15.494 e 30.987 euro.

In presenza di contratti di affitto a canone concordato, invece, è possibile portare in detrazione:

  • 496 euro se il reddito complessivo non supera i 15.494 euro;
  • 248 euro se il reddito è compreso tra 15.494 e 30.987 euro.

Detrazioni affitto 2023 per giovani e studenti

Gli altri casi in cui è possibile detrarre le spese sostenute per l’affitto della casa sono destinate a:

  • lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza per motivi di lavoro ad almeno 100 km di distanza per i primi 3 anni dal trasferimento, che possono portare in detrazione 992 euro se il reddito non supera i 15.494 euro e 496 euro se il reddito è compreso tra  15.494 e 30.987 euro;
  • studenti fuori sede che vivono nel Comune dell’Ateneo (o limitrofo) ad almeno 100 Km dal comune di residenza, anche presso enti e collegi universitari: a loro spetta, anche per il 2023, una detrazione del 19% calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro;
  • giovani fino a 31 anni che si trasferiscono dalla casa dei genitori: nel caso in cui il reddito complessivo non sia superiore a 15.493,71 euro, spetta una detrazione fissa di 991,60 euro per i primi quattro anni di contratto (fino al 2021 la misura era limitata a tre anni).

A partire dal 1 gennaio 2022, questa è una delle novità più rilevanti di quest’anno, nel caso in cui il 20% del canone annuo sostenuto dall’under 31 superi i 991,61 euro, l’inquilino può portare in detrazione lo spettante 20% fino a un limite massimo di 2.000 euro.

730, detrazioni per i figli a carico 

Con l’introduzione dell’Assegno Unico, che include anche le detrazioni Irpef, a partire dal 1 marzo 2022 le detrazioni spettanti sul carico fiscale per i figli a carico fino a 21 anni non vengono più applicate. 

La situazione non cambia per i ragazzi di età compresa tra i 22 e i 24 anni considerati fiscalmente a carico, e cioè con redditi inferiori a 4.000 euro l’anno, e per quelli di età superiore il cui reddito non supera i 2.840,51 euro.

L’introduzione dell’Assegno Unico non incide neanche sulle altre detrazioni figli a carico nel 730 confermate nel 2023, che riguardano:

  • attività sportive di bambini e ragazzi tra 5 e 18 anni: su iscrizioni e abbonamenti a piscine, palestre, associazioni sportive e impianti per l’attività sportiva dilettantistica, è riconosciuta una detrazione del 19% su un importo non superiore a 210 euro, cioè per una cifra massima di 40 euro; 
  • retta di asili nido (pubblici o privati): è possibile detrarre il 19% su un importo massimo di 632,00 euro per ogni figlio;
  • spese di istruzione: per le scuole d’infanzia, prima e secondarie, spetta una detrazione del 19% fino a un importo massimo di 800,00 euro per ciascun alunno, in cui sono comprese anche le spese assicurative;
  • spese per l’Università: anche per gli studenti universitari spetta una detrazione, che nel caso di istituti statali corrisponde al 19% mentre viene definita dal MIUR per enti e istituti privati; 
  • Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale Coreutica): per i figli di età compresa tra 5 e 18 anni, è possibile detrarre il 19% fino a un massimo di 1.000 euro, a condizione che il proprio reddito non superi i 36.000 euro;
  • studenti con disturbi dell’apprendimento (DSA): spetta una detrazione del 19% sull’acquisto di strumenti e sussidi per l’apprendimento fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado.

È bene ricordare che a partire dall’anno d’imposta 2020, la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19% sugli oneri di spesa spetta a condizione che il pagamento sia eseguito tramite bonifico, carta di credito o con altro sistema di pagamento tracciabile.

Detrazioni 730/2023: le altre spese per la famiglia

Oltre alle spese citate, è possibile portare in detrazione - sempre al 19% -  il riscatto per la laurea di un familiare a carico e le spese assicurative su vita e infortuni fino a un massimo di 1.291,14 euro. Attenzione, però, quando si parla di assicurazioni in materia di 730 e detrazioni: l’assicurazione auto, infatti, non è inclusa nelle polizze che è possibile portare in detrazione.

Anche le spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale sono detraibili:m per i familiari a carico ma anche per il contribuente, fino a un importo massimo di 250 euro.

I contributi versati per colf, badanti e babysitter sono deducibili, il che significa che vengono direttamente sottratti dall’importo del reddito complessivo del dichiarante: per i lavoratori domestici, la deduzione va dal 23% al 43% fino a un massimo di 1.549,37 euro. Anche eventuali assegni di mantenimento all’ex coniuge sono deducibili per l’intero importo corrisposto, in misura variabile dal 23% al 43%.

Per quanto riguarda la detrazione del fondo pensione nel 730, si tratta ancora una volta di una deduzione: l’importo versato a titolo di previdenza integrativa non concorre al reddito imponibile nel limite massimo di 5.164,57 euro.

Detrazione 730 spese mediche

Anche nel 2023 è possibile detrarre il 19% delle spese superiori a 129,11 euro sostenute per farmaci, prestazioni ospedaliere eseguite da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale, ticket, cure termali e dispositivi medici - inclusi occhiali per cui non si è usufruito del Bonus Occhiali

Nelle spese sanitarie, che sono le uniche escluse dal discorso della tracciabilità dei pagamenti, rientrano anche le spese veterinarie: come si legge nel Modello 730/2023 pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, spetta una detrazione del 19% sulle spese comprese tra 129,11 e 500 euro per la salute degli animali da compagnia. Discorso a parte va fatto per i cani guida, per cui spetta una detrazione fissa di 1.000 euro. 

In caso di disabilità, le spese mediche vengono dedotte dal 23 al 43% in base al reddito, mentre la detrazione del 19% spetta per tutte le spese sostenute per facilitare autosufficienza ed integrazione, dall’acquisto dei veicoli all’eliminazione delle barriere architettoniche.

 

Devi presentare il 730?

Su Patronato puoi farlo Online,

comodamente da casa

INIZIA IL TUO 730 ONLINE

Detrazioni 730 2023: le spese detraibili per affitto e figli


Articoli Correlati