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Decreto Sostegni: ecco le Misure Economiche per Imprese, Lavoratori e Famiglie

di Francesca Columbu - 22/03/2021

AGGIORNATO AL 24/03/2021

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il tanto atteso Decreto Sostegni, il cui testo era stato approvato venerdì 19 marzo e annunciato in Conferenza stampa dal premier Mario Draghi nella stessa giornata.

Cinque gli ambiti principali di intervento del decreto Sostegni, dal valore complessivo di 32 miliardi di euro:

  1. Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore
  2. Lavoro e contrasto alla povertà
  3. Salute e sicurezza
  4. sostegno agli enti territoriali
  5. ulteriori interventi settoriali

Vediamo quindi le principali misure messe in campo.

Reddito di Emergenza (REM)

Uno degli obiettivi primari del Decreto è quello della lotta alla povertà, fondamentale in questa fase della pandemia, in cui la crisi economica grava sempre più sui cittadini italiani.

Per sostenere le famiglie in difficoltà, è stata predisposta innanzitutto una proroga di tre mensilità del Reddito di Emergenza (REM), per i mesi di marzo, aprile e maggio.

Per ogni mensilità è previsto un importo minimo di 400 Euro e un massimo di 800 Euro (oppure di 840 Euro se in famiglia vi sono persone con disabilità): la somma viene stabilita moltiplicando l’importo minimo per i coefficienti della scala di equivalenza che tiene conto della composizione del nucleo familiare.

C'è poi una novità importante da considerare: all'interno del testo è specificato che i nuclei familiari che vivono in affitto vedranno un incremento della soglia reddituale di accesso di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione, come dichiarato ai fini Isee. 

In merito ai requisiti, questi restano pressoché invariati rispetti al passato. In particolare, il richiedente deve:

  • essere residente in Italia
  • avere un valore del reddito familiare nel mese di febbraio 2021 inferiore all’ammontare della mensilità spettante del Reddito di Emergenza
  • avere un valore del patrimonio mobiliare familiare, relativo all’anno 2020, inferiore a 10.000 Euro. Tale soglia è accresciuta di 5.000 Euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 20.000 Euro, ed è ulteriormente incrementabile di 5.000 Euro se nel nucleo familiare vi è un componente con disabilità grave o non autosufficiente
  • avere un valore dell’Isee in corso di validità, ordinario o corrente, inferiore a 15.000 Euro

Il REM non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che percepiscono, o hanno percepito, una delle indennità Covid previste dall’art. 10 del Decreto Sostegni (ovvero indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport) né con altre misure di sostegno al reddito, come il Bonus Colf e Badanti, il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di cittadinanza. Inoltre sono esclusi dall’indennizzo i titolari di pensione diretta o indiretta (ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità).

Come richiedere il REM? Puoi farlo Online attraverso il nostro servizio dedicato su Patronato.com: Clicca qui per tutti i dettagli. Le domande scadono il 30 Aprile 2021.

NASPI

All’interno del Decreto si fa riferimento anche alla NASPI (Indennità mensile di disoccupazione), sebbene la modalità di erogazione prevista questa volta sia differente rispetto ai mesi passati. Infatti la NASPI verrà trasformata in tre mensilità REM da 400 euro, per un totale di 1.200 euro, e a poterne beneficiare saranno tutte le persone alle quali la Naspi e la DIS-COLL siano scadute tra il 1° luglio e il 28 febbraio 2021.

C’è poi un’importante modifica sui nuovi requisiti per poter avere accesso a questa misura economica: il testo indica chiaramente che per le richieste pervenute tra l’entrata in vigore del nuovo Decreto e il 31 dicembre 2021 non verrà più applicato il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo nel 12 mesi precedenti il periodo di disoccupazione. Si tratta di una novità non di poco conto, in quanto permetterà l’accesso all’indennizzo a una platea ancora più ampia di persone.

Per la domanda di Naspi bisognerà attendere le indicazioni da parte dell’INPS prima di procedere con la richiesta.

Reddito di Cittadinanza (RDC)

Cambiano le condizioni anche per il Reddito di Cittadinanza. Con il nuovo Decreto è stato predisposto un rifinanziamento per 1 miliardo di euro: una cifra considerevole, che permetterà a tutti coloro che usufruiscono del RDC di lavorare senza perdere il diritto all’indennizzo.

In particolare per tutto il 2021 sarà concesso il mantenimento del RDC anche ai componenti del nucleo familiare che stipulino uno o più contratti a termine, a patto che il reddito familiare resti comunque pari o inferiore a 10 mila euro.

Nel caso in cui, invece, il nuovo contratto di lavoro subordinato a termine determini un aumento del valore del reddito familiare annuale superiore ai 10 mila euro, il Reddito di cittadinanza sarà sospeso per la durata dell’attività lavorativa, purché non vada oltre i 6 mesi.

Ti segnaliamo che puoi richiedere il Reddito di Cittadinanza Online su Patronato.com. Puoi scegliere di procedere con un'unica domanda per l’ottenimento dell'ISEE aggiornato e del RDC oppure, se sei già in possesso di un ISEE aggiornato, puoi procedere la richiesta del solo Reddito di cittadinanza. Clicca nei link qui sotto per tutti i dettagli:

Richiedi Reddito di Cittadinanza con ISEE

Richiedi solamente il Reddito di Cittadinanza

Contributi a fondo perduto

Passiamo ora alle misure per il Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore.

Una novità tanto attesa, e poi confermata, è quella riguardante l’accesso ai contributi a fondo perduto non solo alle imprese, ma anche ai professionisti. Con il superamento del vecchio meccanismo dei codici ATECO, questa volta non ci saranno più limitazioni settoriali o vincoli di classificazione delle attività economiche interessate.

In particolare, a poter richiedere il sostegno potranno essere coloro che:

  • hanno subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile
  • hanno avuto ricavi fino a 10 milioni di euro (a differenza del passato, in cui il limite era di 5 milioni di euro)

Per quanto riguarda l’importo, questo verrà stabilito in percentuale rispetto alla differenza di fatturato registrata, con le seguenti percentuali:

  • 60% per i soggetti con ricavi e compensi che non superino i 100 mila euro
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi tra i 100 mila e i 400 mila euro
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi tra i 400 mila euro e 1 milione di euro
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi tra 1 milione e i 5 milioni di euro
  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi tra i 5 milioni e i 10 milioni di euro

La domanda potrà essere presentata dal 30 marzo al 28 maggio sul sito dell’Agenzia delle Entrate, all'interno dell'area riservata del portale "Fatture e Corrispettivi".

Intanto il Presidente del Consiglio Draghi ha annunciato che i primi pagamenti dovrebbero partire già dall’8 aprile 2021, per concludersi entro la fine del mese, e che ci saranno 60 giorni di tempo per fare richiesta.

Ti ricordiamo che adesso per accedere ai servizi online dell'Agenzia delle Entrate, così come al portale dell'INPS e gli altri della PA, è obbligatorio disporre dello SPID. Non hai ancora lo SPID? Su Patronato.com puoi richiederlo con procedura di Video Riconoscimento: clicca qui per saperne di più.

Bonus Lavoratori stagionali

Introdotto nel testo del Decreto anche il Bonus per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, stagionali e dello spettacolo, erogato una tantum e in un’unica soluzione, diversamente da quanto previsto in principio.

L’importo non sarà quindi di tre mensilità da 1000 euro come si pensava, ma verrà predisposto un unico pagamento di 2.400 euro.

Il bonus è destinato a coloro a cui erano rivolte le indennità previste dal Decreto Ristori; a questi si aggiungono i lavoratori delle stesse categorie che hanno perso o ridotto il lavoro successivamente al 30 novembre 2020.

Ai lavoratori sportivi è destinato invece un importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro.

Per i nuovi richiedenti la domanda potrà essere inoltrata attraverso il sito dell'INPS entro il 30 Aprile 2021. Molto probabilmente chi già aveva ricevuto il Bonus del Decreto Ristori si vedrà accreditare l'importo in automatico sul conto corrente.

Cassa integrazione Covid e Blocco licenziamenti

Prorogato anche il blocco dei licenziamenti individuali o collettivi per ragioni economiche fino al 30 giugno 2021.

Le uniche motivazioni possibili per procedere con il licenziamento restano quindi le seguenti:

  • cessazione definitiva dell'attività
  • fallimento
  • accordo sindacale  con incentivi all'esodo volontario 

Per quanto riguarda la Cassa integrazione, sono previste delle proroghe di:

  • 13 settimane da utilizzare tra il 1 aprile e il 30 giugno 2021, senza contributo addizionale, per la CIGO COVID
  • 28 settimane da utilizzare dal 1 aprile al 31 dicembre 2021 per la CIG  in deroga, ASO  e FIS, destinati a piccole imprese artigianato terziario
  • 120 giorni - utilizzabili sempre dal 1 aprile al 31 dicembre 2021 - per la CISOA per il settore agricolo
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