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Congedo parentale: cos'è e come fare domanda online

di Alessandra Caraffa - 27/09/2024

Congedo parentale

Fino alla fine del 2024, i genitori lavoratori dipendenti che decidono di usufruire del congedo parentale potranno contare su un’indennità maggiorata, pari all’80% della retribuzione, per i primi due mesi di congedo.

Questa importante novità è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, ma soltanto per l’anno in corso: a partire dal 2025, infatti, l’indennità massima erogabile per il secondo mese di congedo sarà pari al 60%. 

Ma andiamo con ordine: vediamo cos’è il congedo parentale, chi può farne richiesta e quali sono le possibilità a disposizione dei genitori che intendono fruire del periodo di astensione facoltativa dal lavoro.

Congedo parentale: come funziona

Il congedo parentale è un periodo facoltativo di astensione dal lavoro che subentra al termine del congedo di maternità o di paternità obbligatorio e che viene concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei primi anni di vita. 

Spetta ai genitori con un contratto di lavoro dipendente e va fruito entro i primi 12 anni di vita del bambino, o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento?.

La misura può essere richiesta per un periodo massimo di 10 mesi complessivi, da dividere tra i genitori, e può essere fruita in maniera continuata o frazionata (anche su base oraria, con il cosiddetto congedo parentale a ore), purché i richiedenti siano titolari di un contratto di lavoro dipendente in corso.

Alla madre e al padre spettano 3 mesi indennizzabili, non trasferibili all’altro genitore, dopodiché è possibile alternare i periodi di congedo (anche contemporanei).

Se il reddito individuale del genitore è inferiore a 2,5 volte l'importo annuo del trattamento minimo di pensione, si può ottenere l’indennità per un periodo massimo di 11 mesi.

In base al “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”, i lavoratori che si astengono dal lavoro per occuparsi dei figli spetta un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera, calcolata sulla retribuzione del mese precedente l’inizio del periodo di congedo.

Indennità con aliquota maggiorata: congedo parentale 2024

La Legge di Bilancio 2024 è intervenuta sul Testo Unico, disponendo l’elevazione dell’indennità di congedo parentale per i primi due mesi di astensione dal lavoro. 

Per il solo anno 2024, i genitori lavoratori hanno diritto a due mesi di indennità all’80%, mentre dal 2025 il secondo mese sarà indennizzato al 60%. I restanti mesi continueranno ad essere pagati al 30% della retribuzione.

Tale maggiorazione può essere fruita alternativamente dai due genitori o da uno solo, entro i primi 6 anni di vita del bambino.

Attenzione, però: il diritto al secondo mese di congedo parentale all’80 per cento è destinato solo ai bambini nati dopo il 1° gennaio 2024. Per quelli nati nel 2023, il secondo mese spetta soltanto se i lavoratori hanno concluso il periodo di congedo parentale obbligatorio dopo il 31 dicembre 2023.

Congedo parentale 2024: quanti mesi spettano?

La misura copre un periodo complessivo, tra i due genitori, non superiore a 10 mesi (che possono essere elevati a 11 se il padre si astiene dal lavoro per un periodo di almeno 3 mesi) nei primi 12 anni di vita del bambino. 

Come riportato nel “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”, il congedo parentale spetta:

  • alla madre lavoratrice dipendente per un periodo massimo di 6 mesi;
  • al padre lavoratore dipendente per un periodo massimo di 6 mesi, elevabili a 7 nel caso citato sopra;
  • al padre lavoratore dipendente, durante il periodo di astensione obbligatoria della madre (anche se non lavora);
  • al genitore solo, o con l’affidamento esclusivo dei figli, per un periodo massimo di 11 mesi.

In ogni caso, il periodo di astensione può essere fruito in maniera continuativa o frazionata, in base alle esigenze della famiglia.

La Legge di Bilancio 2024, che ha modificato il comma 1 dell’articolo 34 del D.lgs 26 marzo 2001, n. 151, ha disposto l’elevazione dell’indennità di congedo parentale per i primi due mesi di astensione dal lavoro, ma non ha modificato l’impianto del Testo Unico per quanto riguarda la durata della misura.

Domanda per congedo parentale online: come fare

La richiesta del congedo parentale può essere presentata esclusivamente in modalità telematica. Uno dei metodi più semplici e rapidi è quello di affidarsi al servizio online di Patronato.com, che inoltrerà la pratica al CAF o Patronato più vicino ed erogherà il servizio in 2 giorni lavorativi.

Va tenuto a mente che esistono delle tempistiche per la richiesta del congedo parentale: il preavviso minimo è di 5 giorni, salvo diversa indicazione nel contratto collettivo di riferimento, mentre per fruire del congedo su base oraria è sufficiente rispettare un preavviso di 2 giorni.

 

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