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SPID per minorenni: a che serve e come fare per richiederlo

di Alessandra Caraffa - 22/02/2022

SPID minorenni

Il Garante per la Privacy ha dato parere favorevole all’adozione dello SPID per i figli minorenni. L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) aveva fatto pervenire al Garante le “Linee guida operative per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori“  all’inizio di Febbraio 2022. 

Via libera allo SPID per minorenni, quindi, che presto potranno accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Vediamo dunque a che serve lo SPID minori, come richiederlo e come usarlo.

Identità SPID minorenni: cos’è e a che serve

Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è un sistema di credenziali che identifica univocamente un cittadino, consentendogli l’accesso a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione e non solo: sono oltre 5mila i servizi cui si può accedere tramite SPID.

Il panorama dei servizi accessibili tramite SPID è vario, e va dalle prenotazioni di prestazioni mediche dal Fascicolo Sanitario Elettronico fino al 730 online sul portale dell’Agenzia delle Entrate; l’accesso tramite identità digitale permette anche, per esempio, di accedere all’app IO dei servizi pubblici, di pagare la Tasi e iscrivere i figli a scuola.

L’estensione dello SPID ai minori è quindi alle porte, e il disegno tracciato da Garante e AgID è il seguente:

  • i minori che hanno superato i 14 anni potranno dotarsi di SPID per accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione;
  • i minori tra i 5 e i 13 anni potranno usare la propria Identità Digitale esclusivamente per i servizi online forniti dalle scuole.

In entrambi i casi, sono i genitori a dover richiedere lo SPID per il minore. Per quanto riguarda i minori di 14 anni, l’introduzione avverrà in via sperimentale fino al 30 Giugno 2023, e verrà realizzata di concerto con il Ministero dell’Istruzione.

I minori che hanno superato i 14 anni, invece, potranno utilizzare lo SPID per accedere, per esempio, ai servizi dell’INPS nell’area riservata myinps, al Fascicolo Sanitario Elettronico oppure alla verifica dei punti patente per ciclomotori.

Al compimento della maggiore età, poi, l’interessato potrà scegliere se mantenere o revocare l’identità digitale.

Come richiedere lo SPID per i figli minori

Lo SPID per minori deve essere richiesto dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale. Per poter procedere con la richiesta dello SPID per un minorenne, sarà necessario dimostrare l’identità del minore ma anche quella dei genitori, o di chi esercita la responsabilità genitoriale, e provarne l’effettiva intenzione. Saranno poi i singoli provider di servizi di identità digitale a stabilire una procedura coerente con le Linee Guida dell’AgID.

Secondo le indicazioni del Garante, il genitore deve accedere con le proprie credenziali SPID (se ancora non l'hai attivato, puoi richiedere SPID online qui) agli appositi servizi forniti dagli Identity provider, ed inserire i dati del minore per cui si richiede l’emissione di una nuova identità digitale. 

Il sistema genera due codici: un “codice del genitore” e un “codice di verifica”, che viene assegnato al minore. Il minore può quindi inserire il codice di verifica ottenuto dal genitore: a quel punto il fornitore di identità digitale identifica il minore”. Una volta rilasciata l’identità digitale, il genitore riceve una notifica.

Il profilo della responsabilità genitoriale tracciata dalle Linee Guida e dalla nota del Garante può essere brevemente riassunta così:

  • l’identità digitale SPID per minorenni viene rilasciata esclusivamente al genitore, o a chi esercita responsabilità genitoriale;
  • il genitore deve essere a conoscenza delle identità digitali dei figli e sapere quando e come vengono usate;
  • il genitore può gestire le identità digitali dei figli: può revocare singole autorizzazioni di accesso o anche la stessa identità digitale del minore.

Credenziali SPID minori: come funziona

Una volta che è stato rilasciato uno SPID per minorenni, il fornitore di servizi rende accessibile al genitore un apposito servizio, che consente di gestire l’identità digitale del figlio.

Ogni volta che il minore intende utilizzare la propria identità digitale per accedere a un servizio della Pubblica Amministrazione, il genitore riceve una notifica push da parte del minore. Utilizzando le proprie credenziali SPID, quindi, il genitore può controllare, confermare o interrompere, qualunque richiesta proveniente dall’identità digitale del figlio.

SPID minori: le notifiche

Il genitore può scegliere la durata dell’autorizzazione concessa all’identità digitale del minore: si possono autorizzare accessi a specifici servizi fino a un anno. Nel caso in cui il minore tenta di accedere ad un servizio per cui ha già un’autorizzazione valida, allora viene autenticato e può usare il servizio.

Nel caso in cui non ci sia un’autorizzazione pregressa, il sistema invia al genitore una notifica push che indica il nome del minore, il servizio cui ha tentato di accedere e la data e l’ora del tentativo di accesso. A quel punto, il genitore decide se rilasciare o meno l’autorizzazione, indicandone anche la durata.

 

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