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Come richiedere gli arretrati dell’assegno familiare

di Alessandra Caraffa - 13/09/2022

Assegno Nucleo Familiare

Il diritto agli assegni familiari arretrati si prescrive in 5 anni: ciò significa che nel caso in cui se ne abbia diritto è ancora possibile richiedere gli arretrati ANF, a prescindere dall’introduzione dell’Assegno Unico, a patto che non siano già trascorsi i cinque anni fissati dalla normativa.

Oltre ai lavoratori dipendenti e ai titolari di prestazioni previdenziali, hanno diritto agli assegni familiari, e quindi possono fare domanda per gli ANF arretrati, anche tutti gli impiegati di ditte cessate o fallite; è inoltre possibile richiedere gli arretrati sui periodi di NASpI e in alcuni altri casi particolari.

Vediamo quindi chi ha diritto agli arretrati dell’assegno familiare e come richiederli online.

Arretrati ANF: cosa sono e chi ne ha diritto

L’Assegno per il Nucleo Familiare, o ANF, è una prestazione economica erogata dall’INPS ad alcune categorie di lavoratori e titolari di trattamenti previdenziali. Nella maggior parte dei casi il contributo viene riconosciuto mensilmente dal datore di lavoro, e il pagamento avviene direttamente in busta paga. 

Non si tratta di una prestazione automatica, ma di un contributo che va esplicitamente richiesto all’INPS. L’importo viene definito annualmente dall’Istituto, e ha validità dal 1° luglio di ogni anno al 30 giugno di quello successivo.

Hanno diritto all’assegno familiare e agli arretrati le seguenti categorie:

  • lavoratori dipendenti del settore privato e agricolo;
  • lavoratori dipendenti di ditte cessate o fallite;
  • titolari di prestazioni previdenziali;
  • lavoratori in altre situazioni, per esempio in aspettativa sindacale, in NASpi, etc.

Sono esclusi dalla possibilità di richiedere gli ANF i coltivatori diretti e i titolari di pensioni a carico di gestioni speciali, come quelle di artigiani, commercianti e mezzadri.

Arretrati ANF: 5 anni per fare richiesta

I lavoratori che hanno maturato il diritto ad un contributo non corrisposto dall’Istituto o dal datore di lavoro possono fare richiesta per gli assegni familiari arretrati, entro il limite dei 5 anni, anche se non si è presentata la richiesta nel periodo contributivo di riferimento. 

Ciò significa che, nonostante gli ANF siano stati nel frattempo sostituiti dall’Assegno Unico, chi non ha ricevuto quanto spettante è ancora in tempo per fare richiesta, con l’unica limitazione della prescrizione quinquennale. 

Passati i 5 anni dal periodo di spettanza, in ogni caso, si perde ogni possibilità di recuperare gli assegni al nucleo familiare arretrati.

Assegni familiari arretrati: quando vengono pagati

Come disposto dall’art.8 della legge n. 1038/1961, nel caso di lavoratori in attività l’assegno familiare viene pagato mensilmente dai datori di lavoro in busta paga; in altri casi la misura è erogata direttamente dall’INPS. 

Una volta presentata la richiesta ANF, comunque, i tempi per la lavorazione del provvedimento da parte dell’INPS sono inferiori ai 30 giorni, come indicato nella legge n. 241/1990. 

Fino a marzo del 2019 era prevista una prassi lievemente diversa per importi superiori a 3.000 euro, che poteva comportare tempi di erogazione più lunghi. Come precisato nel Messaggio INPS numero 1777 del maggio 2019, questa distinzione sulla base dell’importo non viene più applicata, con evidente snellimento della procedura.

Come richiedere gli arretrati degli assegni familiari

Dal 1° aprile 2019 la domanda di Assegno per il Nucleo Familiare dei lavoratori dipendenti va presentata esclusivamente in modalità telematica, tramite i modelli messi a disposizione dall’Istituto di Previdenza Sociale. La domanda può essere effettuata:

  • sul portale dell’INPS, accessibile con SPID, CIE e CNS, compilando da il modello ANF/DIP SR16 per i lavoratori dipendenti oppure ANF/PREST, riservato ai lavoratori domestici e familiari;
  • recandosi fisicamente presso un patronato;
  • tramite il servizio online di Patronato.com, che inoltrerà la richiesta al patronato o CAF più vicino, senza bisogno di autenticazioni. 

Lo sportello virtuale di Patronato mette a disposizione anche un servizio specifico per la richiesta degli arretrati ANF per i non coniugati, destinato ai nuclei familiari composti da coppie di genitori conviventi non sposati e non uniti civilmente ai sensi della legge n. 76/2016.

Il ricorso a un ente di patronato che possa assistere la pratica è particolarmente consigliato nel caso degli arretrati ANF di dipendenti di ditte fallite o in liquidazione, poiché in questi casi la pratica può risultare più complessa dell’ordinario. La richiesta per gli arretrati degli assegni familiari può essere fatta anche per i periodi di NASpI, mobilità e cassa integrazione.

 

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