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Bonus mamme 2025: cos’è e come richiederlo

di Alessandra Caraffa - 16/01/2025

Bonus mamme

L’ultima Legge di Bilancio ha confermato anche per il 2025 il cosiddetto Bonus mamme istituito con la finanziaria del 2023. La misura, destinata esclusivamente alle mamme lavoratrici, consiste nell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali

Nel 2025, però, sono previste alcune importanti novità: il bonus sarà esteso anche alle lavoratrici a tempo determinato e ad alcune lavoratrici autonome, ma la decontribuzione sarà solo parziale. Vengono inoltre introdotti dei requisiti economici per l’accesso alla misura. 

Vediamo dunque più nel dettaglio quali sono le nuove regole per il bonus mamma e come richiederlo.

Cos’è il Bonus mamme lavoratrici?

Il cosiddetto Bonus mamme, o Bonus mamme lavoratrici, è una misura di sostegno alla genitorialità istituita con la Legge di Bilancio 2023. 

Al contrario dell’assegno di maternità comunale, anche noto come Bonus mamme disoccupate, questa agevolazione è concessa esclusivamente alle madri titolari di un rapporto di lavoro.

Come specificato dalla Manovra 2023, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 le madri lavoratrici con 3 o più figli, con rapporto di lavoro indipendente a tempo indeterminato, sono esonerate dal versamento della quota dei contributi previdenziali (entro un limite massimo di 3.000 euro annui) fino al mese in cui il figlio più piccolo compie i 18 anni. 

Nonostante comporti una riduzione dei contributi totali versati, l’esonero non comporta alcuna modifica al computo delle prestazioni pensionistiche. Come specificato dalla legge, inoltre, sono escluse dalla misura tutte le mamme titolari di rapporti di lavoro domestico.

Esclusivamente per il 2024 il Governo ha previsto, in via sperimentale, un potenziamento della misura. Se nel 2024 la decontribuzione al 100% spettava anche alle lavoratrici madri di due figli fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo, nel 2025 queste beneficiarie della misura potranno contare su un esonero soltanto parziale della contribuzione.

Bonus mamma 2025: le novità

Con la pubblicazione della Legge di Bilancio 2025, cambiano i requisiti per accedere al Bonus mamme lavoratrici. 

Queste sono le principali novità rispetto allo scorso anno:

  • La misura viene estesa anche alle lavoratrici madri di 2 o più figli con contratto a tempo determinato e alle lavoratrici autonome, purché non abbiano scelto il regime forfettario;
  • Viene introdotto un limite di reddito pari a 40.000 euro annui;
  • L’esonero contributivo diventa soltanto parziale.

Come si legge nella Legge pubblicata in Gazzetta il 31 dicembre scorso, alle beneficiarie della misura “è riconosciuto, a decorrere dall’anno 2025 (...) un parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore”.

Questo vale per le lavoratrici madri di due o più figli. Le mamme con tre o più figli, almeno per il 2025 e il 2026, potranno continuare a contare sull’esonero totale previsto dalla Manovra del 2023.

Per sapere quale sarà l’entità dello sgravio bisognerà attendere la fine di gennaio: come specificato nel testo di legge, infatti, la misura dell’esonero contributivo e le modalità per il riconoscimento dello stesso saranno disciplinate da un apposito decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali da pubblicare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge.

Bonus mamme lavoratrici: i requisiti 2025

Per riassumere, per poter accedere all’esonero contributivo nel 2025 è necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • essere madre di 2 o più figli (di cui almeno uno di età inferiore a 10 anni);
  • essere titolare di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato oppure percepire redditi da lavoro autonomo o d’impresa (non in regime forfettario);
  • avere un reddito (o imponibile ai fini previdenziali) massimo di 40.000 euro annui.

A partire dal 2027, è specificato nel testo di legge, le madri di tre o più figli potranno contare sull’esonero contributivo fino al compimento del 18esimo anno d’età del figlio più piccolo.

Bonus mamme 2025: come richiederlo

Per sapere come richiedere il Bonus Mamma sarà necessario attendere il decreto attuativo che sarà pubblicato entro il 31 gennaio 2025. È assai probabile che per le lavoratrici dipendenti saranno confermate le modalità di richiesta dello scorso anno: il Bonus, per loro, sarà riconosciuto dal datore di lavoro direttamente in busta paga a partire da gennaio 2025.

Per quanto riguarda le lavoratrici autonome, invece, bisognerà attendere le indicazioni ministeriali. 

Val forse la pena notare che le mamme che hanno già beneficiato dell’esonero contributivo hanno evidenziato diverse criticità: il maggiore importo ricevuto in busta paga, infatti, concorre alla formazione del reddito e quindi fa automaticamente aumentare l’ISEE, cosa che può avere ricadute sull’ammontare dell’assegno unico e sul possesso dei requisiti economici per l’accesso ad altre misure di sostegno.

Prima di richiedere l’applicazione dell’esonero contributivo, quindi, è bene fare i propri calcoli.

 

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Bonus mamme lavoratrici: cosa cambia nel 2025


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