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Rimborso 730 2024: come e quando viene accreditato

di Alessandra Caraffa - 11/07/2024

Rimborso 730

Quando le ritenute d’acconto versate durante l’anno risultano superiori alle imposte dovute, si ha diritto al rimborso del credito maturato nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. 

Lavoratori e pensionati che presentano il Modello 730 possono richiedere di ottenere il rimborso spettante già in sede di dichiarazione dei redditi, compilando il quadro RX.

Vediamo quindi come funziona il rimborso 730: quando viene accreditato nel 2024, come si calcola e quali sono le modalità di pagamento.

Rimborso 730 in busta paga: come funziona?

Nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi utilizzando il Modello 730, l’Agenzia delle Entrate calcola l’imposta sul reddito dovuta al Fisco e la confronta con le ritenute d’acconto versate durante l’anno dal sostituto d’imposta (il datore di lavoro o l’INPS).

Quando le ritenute pagate risultano superiori alla cifra effettivamente dovuta, si ha diritto ad essere rimborsati del surplus versato. Il contribuente può scegliere di utilizzare il credito in compensazione di altre imposte (anche future) oppure di incassare il rimborso spettante, che viene erogato dal sostituto d’imposta direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione. 

È bene sapere che è possibile richiedere il rimborso 730 senza sostituto d’imposta: in quel caso sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate a erogare la cifra spettante. 

Per richiedere il rimborso, è necessario compilare il quadro RX della dichiarazione dei redditi. In mancanza di questa indicazione, il credito verrà considerato come un’eccedenza da utilizzare nella successiva dichiarazione dei redditi.

Come viene accreditato il rimborso?

Il pagamento del rimborso 730 avviene prioritariamente tramite bonifico su conto corrente bancario o postale. L’IBAN che deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate in sede di Dichiarazione dei Redditi serve proprio a questo scopo.

Nel caso in cui il contribuente non comunichi il codice IBAN, l’erogazione avviene tramite assegno vidimato emesso da Poste Italiane, che possono essere versati sul proprio conto corrente oppure presentati allo sportello di qualunque Ufficio Postale per l’incasso in contanti (entro 60 giorni dalla data di emissione).

Rimborso 730: come si calcola

L’importo del rimborso 730 viene calcolato sulla base delle ritenute IRPEF, delle addizionali comunali e regionali, e prende in considerazione anche tutte le spese detraibili, come le spese mediche o quelle sostenute per l’Università dei figli.

Si tratta di un calcolo piuttosto complicato, che può essere svolto con una certa sicurezza soltanto da un professionista. La buona notizia è che è possibile consultare lo stato di lavorazione dei rimborsi, e quindi anche la loro entità, nel proprio “Cassetto Fiscale”, accessibile con SPID, CIE o CNS.

Se si effettua la Dichiarazione Precompilata, l’eventuale credito può essere visualizzato prima dell’invio della documentazione all’Agenzia delle Entrate.

Rimborso 730 su conto corrente: quando arriva?

Abbiamo visto che i lavoratori dipendenti che hanno diritto a un rimborso 730 e si avvalgono di un sostituto d’imposta ricevono quanto dovuto direttamente in busta paga. Ma quando arriva il rimborso del 730? Le tempistiche per l’erogazione dipendono dalla data di presentazione del 730: in base alle istruzioni pubblicate dall’Agenzia, il pagamento avviene a partire dal mese successivo a quello di presentazione del Modello 730. I lavoratori dipendenti che devono presentare la propria dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio, quindi, riceveranno l’accredito nella busta paga di Luglio 2024.

Se il rimborso spettante è superiore a 4mila euro, e nel caso in cui il lavoratore non abbia un sostituto d’imposta, i tempi possono essere leggermente più lunghi. In quest’ultimo caso, il pagamento avviene direttamente dall’Agenzia delle Entrate. I tempi per il rimborso 730 senza sostituto d’imposta possono arrivare a un massimo di 6 mesi.

Rimborso 730 pensionati: quando arriva?

Il rimborso 730 per i pensionati funziona esattamente come quello che spetta ai lavoratori dipendenti. In questo caso, l’INPS e gli altri istituti che erogano gli assegni previdenziali svolgono il ruolo di sostituto d’imposta, e si occupano di erogare le somme dovute.

Anche le tempistiche per il pagamento sono molto simili: i pensionati ricevono quanto spettante nella seconda mensilità successiva alla data di consegna del Modello 730.

Se per esempio si è presentata la dichiarazione dei redditi entro il 31 Maggio, l’accredito del rimborso si troverà nella pensione del mese di Agosto 2024, mentre con un 730 presentato tra il 1 Settembre e il 2 Ottobre si troverà in quella di dicembre.

Rimborso 730 non arrivato: cosa fare

In alcuni casi, l’Agenzia delle Entrate non può accreditare la somma dovuta al contribuente, e quindi il rimborso non arriva. Avviene per esempio quando il beneficiario del rimborso e il titolare del conto corrente non coincidono, oppure quando le coordinate indicate risultino errate. 

In quel caso l’Agenzia effettua un altro tentativo di pagamento. Se anche il secondo tentativo non va a buon fine, il contribuente è tenuto a presentare all’ufficio competente un’apposita istanza in cui richiede l’erogazione del rimborso.

Per presentare l’istanza per il rimborso relativo a imposte sui redditi e ritenute operate dal sostituto d’imposta si hanno 48 mesi di tempo.

 

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