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Bonus Baby Sitter, esteso anche ai Nonni e ai Centri Estivi. Novità, Requisiti e come Richiederlo online
di Francesca Columbu - 08/07/2020
Il decreto Cura Italia ha previsto, tra le varie misure a sostegno delle famiglie nella fase di emergenza Coronavirus, la possibilità di richiedere un bonus di cui usufruire per i servizi di baby sitting.
A partire dal 19 maggio, con l’emanazione del Decreto Rilancio, il Bonus è stato esteso anche ai centri estivi e ai servizi integrativi per l’infanzia. Allo stesso tempo, è stata data la possibilità ai genitori di destinare l’importo anche ai nonni e zii o altri familiari che si occupano dei piccoli. Vediamo nel dettaglio chi può usufruire dell'agevolazione e come fare richiesta.
A chi spetta il Bonus Baby sitter e Centri estivi?
Il bonus è indirizzato a tutte le famiglie che abbiano bambini di età inferiore ai 12 anni, anche nel caso di famiglie affidatarie.
Nello specifico, può essere richiesto da:
- dipendenti del settore privato;
- lavoratori iscritti alla Gestione separata;
- lavoratori autonomi;
- medici, infermieri e operatori sociosanitari;
- tecnici di laboratorio biomedico e di radiologia medica;
- personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza da Coronavirus.
Quali sono i requisiti per poter ottenere il Bonus Baby sitter e Centri estivi?
Oltre al limite dell’età per i bambini (che non devono aver compiuto 12 anni alla data del 5 marzo, data in cui era stato emanato il decreto che prevedeva la chiusura delle scuole), vi sono altri requisiti da soddisfare per poter beneficiare di questo incentivo:
- nel nucleo familiare non deve esserci altro genitore disoccupato o non lavoratore;
- il genitore destinatario del bonus deve convivere con il/i minore/i per il/i quale/i ha ottenuto l’agevolazione;
- nessuno dei genitori deve godere di altri strumenti di sostegno al reddito (ad esempio NASPI, CIGO, indennità di mobilità etc);
- chi richiede l’agevolazione non deve usufruire del congedo parentale
Qual è l’importo massimo destinato al Bonus Baby sitter e Centri estivi?
Ad oggi coloro che fanno richiesta del bonus baby sitter e centri estivi possono ottenere un importo massimo di 1.200 euro, nel caso in cui siano lavoratori del settore privato, iscritti alla Gestione separata e lavoratori autonomi. Per chi invece lavora nel settore sanitario pubblico e privato accreditato, e per il personale addetto alla sicurezza, il bonus può raggiungere la soglia massima di 2.000 euro.
Va precisato che il bonus baby sitter è da intendersi come sostegno all’intero nucleo familiare, per cui - nel caso in cui si abbia più di un figlio di meno di 12 anni - l’importo andrà suddiviso per i minori presenti in casa.
Come può essere utilizzato il Bonus Baby sitter e Centri estivi?
È possibile richiedere il bonus in relazione a quanto indicato di seguito:
- acquisto di servizi di baby sitting
- iscrizione a centri estivi
- iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia e servizi socio educativi territoriali
- iscrizione a centri con funzione educativa e ricreativa e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia
- affidamento dei bambini ai nonni o altri parenti come zii/e e cugini/e
Bonus destinato ai Nonni: a quali condizioni?
Come chiarisce l'Inps nella circolare numero 73, il bonus baby sitter - dal valore massimo di 1.200 euro - può essere utilizzato per pagare i nonni o altri familiari che si occupano dei bambini mentre i genitori lavorano.
Ci sono però due condizioni: la prima è che i nonni non devono risiedere nella stessa casa dei bambini. La seconda è che i nonni (o zii/cugini) dovrebbero essere registrati come prestatori di servizio e dovrebbero essere pagati tramite il Libretto Famiglia. Difatti il voucher baby sitter è uno strumento pensato per il pagamento di una prestazione di lavoro occasionale tramite il Libretto Famiglia.
Di conseguenza, anche la o il Baby sitter deve essere una persona fisica che non eserciti attività professionale o d’impresa.
Come fare domanda per il Bonus Baby sitter e Centri estivi?
Si può richiedere il Bonus in tre modi:
- tramite il sito web dell’Inps;
- attraverso il contact center integrato dell’INPS: chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell'utenza chiamante);
- rivolgendosi agli enti di patronato (tramite i servizi a sportello offerti dagli stessi in forma gratuita)
Nel caso specifico della domanda inoltrata sul portale online dell’INPS, sarà necessario essere in possesso di una delle seguenti credenziali:
- Pin Inps
- SPID di livello 2 o superiore (se non hai lo SPID, puoi ottenerlo cliccando qui)
- Carta di identità elettronica
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
È possibile fare richiesta entro il 31 Dicembre 2020.
Il Bonus è cumulabile con altri incentivi?
Come detto sopra, i genitori che richiedono il bonus baby sitter non devono percepire beneficio di sostegno al reddito per sospensione o cessazione dell’attività lavorativa (come NASpI, cassa integrazione ecc.), ma vi sono delle eccezioni in relazione alla cassa integrazione: l’incompatibilità riguarda solamente i giorni di sospensione dell’attività lavorativa per l’intera giornata. In altre parole, si può usufruire del bonus nei giorni in cui il lavoratore non è in cassa integrazione.
Il bonus è invece cumulabile con il bonus asilo nido 2020, ma solamente per l’acquisto di servizi di baby sitting.
Inoltre, l’agevolazione non è compatibile con il congedo parentale straordinario per COVID-19, ma può essere richiesta in alternativa a questo. C’è un’altra eccezione da segnalare in questo caso: il bonus baby sitter è cumulabile con il congedo parentale straordinario covid se quest’ultimo è stato richiesto per non più di 15 giorni. In tal caso sarà possibile usufruire dell’importo residuo (corrispondente a 600/1.000 Euro); rimane valida anche la possibilità di fare domanda per i giorni residui di congedo di cui non si è usufruito precedentemente.
Infine, l’agevolazione spetta anche nell’eventualità in cui il richiedente lavori da remoto (lavoro agile) e l’altro genitore sia un lavoratore, oltre che nei casi di congedo di maternità, ferie e congedo parentale.