Servizi legali ad imprese e cittadini per la gestione delle pratiche online

Cerca un Servizio

Differenze tra la Certificazione Unica e il CUD

di Alessandra Caraffa - 15/12/2020

La certificazione unica, o CU, è il modello di certificazione dei redditi che ha preso il posto del vecchio CUD. Questo era stato istituito nel 1998 per semplificare la dichiarazione dei redditi da lavoro dipendente e per i pensionati: non a caso il significato di CUD è certificato unico dipendente. 

Nel 2015 il CUD è stato sostituito dalla certificazione unica, che include anche i redditi da lavoro autonomo e i redditi di altro tipo, come quelli derivanti dal possesso di beni immobiliari o finanziari. 

Cos’è la certificazione unica e come richiederla

La certificazione unica è il modello attraverso il quale i lavoratori dipendenti, gli autonomi e i pensionati dichiarano i redditi percepiti nel corso dell’anno precedente a quello della compilazione.

Il modello CU è ad uso dell’Agenzia delle Entrate, cui viene inoltrato telematicamente da parte del soggetto incaricato della sua compilazione, in generale il datore di lavoro oppure - per i pensionati - l’INPS.

La certificazione unica è fondamentale per presentare la dichiarazione dei redditi, e contiene diverse informazioni:

  • i dati anagrafici del lavoratore, o pensionato, e del sostituto d’imposta (ovvero chi rilascia il modello CU);
  • i redditi percepiti durante l’anno precedente dal lavoratore;
  • le trattenute IRPEF applicate ed i contributi previdenziali dovuti;
  • gli oneri detraibili e deducibili, come le spese mediche e il canone di affitto per chi viva in locazione;
  • la scelta di destinazione dell’8 per mille (o del 5 per mille per finalità sociali, o del 2 per mille a sostegno di un partito politico);
  • gli eventuali familiari a carico del lavoratore, o pensionato.

Ma come richiedere la certificazione unica? In linea generale, non ci sarebbe proprio bisogno di richiedere il modello per la dichiarazione dei redditi, in quanto questo deve essere rilasciato automaticamente dal datore di lavoro al dipendente, o dall’INPS per i pensionati, entro il 31 Marzo dell’anno successivo a quello cui si riferiscono i redditi. 

Quando viene cessato un rapporto di lavoro, l’ultima CU ad esso relativa va consegnata entro 12 giorni dalla richiesta del lavoratore. Nel caso di un rapporto in essere, e ovviamente nel caso delle pensioni, l’invio da parte del sostituto d’imposta va effettuato entro il 7 Marzo - per la certificazione unica 2020 tale scadenza è stata posticipata al 9 dello stesso mese.

Per quanto riguarda invece le somme corrisposte a lavoratori autonomi, la trasmissione all’Agenzia delle Entrate deve avvenire entro il 31 Ottobre di ogni anno.

CUD e certificazione unica: le differenze

Come abbiamo visto, la certificazione unica ha sostituito il CUD nel 2015; fino a quel momento, il CUD veniva ricevuto esclusivamente dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, rispettivamente dal datore di lavoro, o sostituto d’imposta, e dall’INPS.

A cosa serve il CUD? Il CUD riepilogava semplicemente i redditi incassati dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico. Se il lavoratore dunque doveva aggiungere al computo redditi diversi, come le rendite immobiliari, dichiarare dei possedimenti immobiliari oppure godere di detrazioni d’imposta, doveva presentare la dichiarazione dei redditi.

Fino al 2014, inoltre, la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo veniva compilata in forma libera, cosa che impediva qualunque forma di automatizzazione dei processi di inoltro e lettura del CUD.

Con l’introduzione della certificazione unica - che ha sostituito il CUD pensionati e dipendenti proprio con il decreto semplificazioni fiscali (D.lgs. 175/2014) - il modello 730 per la dichiarazione dei redditi può essere compilato - nella grande maggioranza dei casi - usando solo i dati riportati nella CU.

Una volta chiarito cos’è il CUD, vediamo dunque le principali differenze tra il CUD e la “nuova” certificazione unica. I due modelli differiscono in particolare su due fronti:

  • con la CU vengono certificati in un unico documento non soltanto i redditi derivanti dal sostituto d’imposta, ma tutti i redditi corrisposti nell’anno di riferimento della dichiarazione: la CU viene dunque inviata anche ai professionisti, per ogni collaborazione occasionale o continuativa con un’azienda;  
  • la CU contiene molte più informazioni del CUD: il CUD era sufficiente a compilare una dichiarazione dei redditi solo per i pensionati e per i lavoratori dipendenti che non avevano possedimenti né altri redditi di alcun tipo. Con la certificazione unica il lavoro di caf e patronati è estremamente semplificato. 

Gli enti preposti alla compilazione della dichiarazione dei redditi, infatti, trovano nella CU un compendio generale di tutti i redditi percepiti durante l’anno di riferimento, cui nella maggior parte dei casi non va aggiunto nulla.

La certificazione unica costituisce dunque un’ottima base, condivisa e finalmente automatizzabile, per la compilazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi. 

Ovviamente l’esistenza di una certificazione unica professionisti non significa ancora una unificazione dei modelli di dichiarazione dei redditi per tutti. Per il 2020 sono già disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate sei modelli: Redditi PF 2020, IRAP, Consolidato nazionale mondiale, Enti non commerciali, Società di persone, le Società di capitali. 

Anche oggi che ricevono delle certificazioni uniche da parte dei propri clienti, infatti, i titolari di partita IVA devono comunque presentare una dichiarazione dei redditi in forma diversa da quella destinata ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati. 

Differenze tra la Certificazione Unica e il CUD