Cos’è la 104, a chi spetta e come richiederla

Agevolazioni e permessi retribuiti ex Legge 104/1992: cosa sono, a chi spettano e come fare richiesta

di Alessandra Caraffa

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La Legge n. 104/1992 stabilisce i principi dell’ordinamento italiano per quanto riguarda i diritti, l’integrazione sociale e l’assistenza delle persone con disabilità. Primo riferimento per i disabili e anche per le persone che se ne prendono cura, la Legge 104 prevede una serie di misure a tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, a partire dal diritto all’assistenza - sostenuto tra le altre cose dai permessi retribuiti noti come permessi 104 e da diverse agevolazioni fiscali. 

Vediamo quindi cos’è la Legge 104, quali sono le principali agevolazioni previste per persone disabili e familiari conviventi entro il terzo grado e come fare la richiesta all’INPS per accedere alle misure previste dalla Legge.

Cos’è la legge 104: le agevolazioni

La Legge 104, o "Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate", si declina in una serie di misure che vanno dalle agevolazioni fiscali alla possibilità di assentarsi dal lavoro tramite permesso retribuito, e che hanno lo scopo ultimo di garantire alla persona con handicap e alla sua famiglia sostegno e integrazione sociale

Le persone con disabilità hanno diritto, in base alla gravità dell’handicap, a diverse agevolazioni, che includono l’esenzione dal bollo auto e detrazioni Irpef e IVA al 4% sull’acquisto di determinati articoli, tra cui protesi e strumenti tecnologici.

La Legge prevede essenzialmente due tipi di misure:

Prima di entrare nel dettaglio delle principali misure previste, vediamo però a chi spetta la 104 personale secondo la Legge e chi può fare richiesta.

A chi spetta la 104

La Legge 104/1992, si legge all’Articolo 1, “persegue il recupero funzionale e sociale della persona affetta da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e assicura i servizi e le prestazioni  per la  prevenzione,  la cura e la riabilitazione delle minorazioni, nonché la tutela giuridica ed economica  della  persona handicappata”.

I primi beneficiari delle misure previste dalla Legge non possono che essere le persone con disabilità, che vengono definite nel corso dello stesso articolo. È considerata persona con disabilità quella “che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”, e che richiede “un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione”.

In tal senso divengono beneficiari delle misure previste dalla Legge 104 anche le persone che si prendono cura della persona con disabilità riconosciuta ai sensi della legge, che possono usufruire di permessi speciali in qualità di caregiver.

I permessi retribuiti ex Legge 104/1992 non sono applicabili per le seguenti categorie di lavoratori: 

Per poter accedere alle misure della 104 è necessario che l'handicap o l'invalidità siano riconosciute da un'apposita commissione medica, che come vedremo più avanti è tenuta a pronunciarsi sulla sussistenza e sulla gravità delle menomazioni entro 90 giorni dalla presentazione della domanda. 

Permessi retribuiti ex Legge 104/1992: chi può richiederli

È possibile usufruire dei permessi retribuiti previsti dalla Legge 104 per un determinato di giorni e secondo modalità predefinite. Come anticipato, possono essere richiesti non soltanto dalle persone con disabilità, ma anche da chi gli presta assistenza, a condizione che si tratti di un familiare entro il terzo grado di parentela e che la persona non si trovi ricoverata a tempo pieno in una struttura specializzata. 

Possono richiedere i permessi ex Legge 104/1992:

La retribuzione dei permessi viene anticipata dal datore di lavoro, che tramite denuncia mensile Uniemens li recupera dall’INPS. Tutte le persone a cui spettano i permessi retribuiti ex Legge 104/1992 hanno anche l’ordine di priorità nella scelta di una sede di lavoro più vicina all’indirizzo di residenza.

Quali sono i permessi della Legge 104

La Legge 104 prevede diverse tipologie di permessi retribuiti, che variano in base alla persona che li richiede. La persona con disabilità riconosciuta ex Legge 104/1992 ha diritto, alternativamente, a 3 giorni di permesso mensile, anche frazionabili in ore, oppure a riposi giornalieri di 1 o 2 ore in base all’orario di lavoro. 

Per i genitori di figli disabili in situazione di gravità la situazione cambia con l’età del figlio: fino ai 12 anni, al diritto ai 3 giorni di permesso mensile si aggiunge la possibilità di prolungare il congedo parentale ordinario fino a un massimo di tre anni, da godere entro il dodicesimo anno di età del figlio. Oltre i 12 anni resta comunque il diritto per i genitori, anche adottivi o affidatari, ai 3 giorni di permesso mensile.

Ai coniugi, conviventi e affini entro il terzo grado, laddove previsto, spettano i canonici 3 giorni di permesso mensili per assistere la persona disabile in situazione di gravità, frazionabili in ore, fino a un limite massimo che va calcolato secondo l’orario di lavoro settimanale. Oltre ai permessi retribuiti, è possibile richiedere nel corso della vita lavorativa un congedo straordinario Legge 104 della durata di 2 anni.

Come richiedere la 104 all’INPS

Per richiedere la Legge 104 in presenza di patologie invalidanti, handicap e situazioni di disabilità è necessario rivolgersi in prima istanza al proprio medico curante, che produrrà un certificato volto ad attestare la natura delle infermità da inviare all’INPS. 

Il medico curante consegna al paziente un codice univoco, con validità 90 giorni, che identifica la pratica e permette all’assistito di verificarne lo stato di avanzamento. È lo stesso interessato che deve poi procedere con l’inoltro della domanda di accertamento all’INPS:

Entro i successivi 30 giorni la persona viene convocata presso la Commissione medica della ASL, che è tenuta a certificare l’effettivo stato di disabilità.  Il verbale della visita, una volta validato dal Responsabile del Centro Medico Legale dell'INPS integrato nella commissione, viene quindi inviato all’assistito. Se il giudizio della Commissione dà diritto all’erogazione di misure economiche, allora la pratica va perfezionata inserendo i dati richiesti, sempre tramite l’Area Riservata del portale dell’INPS a cui si può accedere con SPID, CIE e CNS.

 

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