Bonus partite IVA 2022: cos’è, quanto vale e come richiederlo

Confermato fino al 2023 il bonus partite IVA: quali sono i requisiti e come richiederlo

di Alessandra Caraffa

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Libera professionista

È stato confermato anche per il 2022-23 il bonus partite IVA. Anche noto come Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (Iscro), il bonus Iscro per partite IVA è una misura destinata ai professionisti iscritti alla gestione separata che esercitano abitualmente lavoro autonomo, compresi i soci di studi professionali o società semplici.

Vediamo dunque quali sono i requisiti per accedere al bonus, a quanto ammontano le misure in sostegno dei lavoratori autonomi e come fare richiesta per l’accesso al bonus.

Bonus partita iva 2022: i requisiti

Il bonus ISCRO per le partite IVA è quindi confermato per un altro biennio. Consentirà ai lavoratori autonomi che possono dimostrare un importante calo del fatturato - almeno del 50% rispetto ai due anni precedenti - di ricevere un contributo mensile per un periodo di sei mesi.

L'entità del bonus è piuttosto variabile, mentre i requisiti per l’accesso al bonus INPS partite IVA sono rimasti uguali a quelli dell’ultima versione della misura. Per accedere al bonus ISCRO è necessario che la partita IVA rispetti le seguenti condizioni:

Nel caso in cui subentrino delle modifiche ai predetti requisiti, il bonus può essere revocato. È forse altrettanto utile sottolineare che il bonus partita IVA è perfettamente compatibile con l'assegno ordinario di invalidità di cui alla legge 12 giugno 1984, n. 222.

Come si calcola l’importo del bonus partita IVA?

L’INPS ha chiarito l’importo del bonus partite IVA 2022 nella circolare n.24 del 30 Giugno 2021. Qui si precisa che “l’indennità ISCRO, ai sensi dell’articolo 1, comma 391, della legge n. 178/2020, è pari al 25 per cento, su base semestrale, dell'ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall'Agenzia delle Entrate” al momento della richiesta. 

Come si calcola questo 25%? Per calcolare l’importo del bonus ISCRO si parte dall’importo dell’ultimo reddito dichiarato, che viene prima diviso per due - per ottenere “la base semestrale” di cui alla circolare - e poi moltiplicato per il 25% che è l’entità ultima della misura.

Seguendo l’esempio della circolare INPS, se l’ultimo reddito dichiarato è di 6.000€, il calcolo risulterà: 6.000 / 2 = 3.000, cui segue 3.000 x 25% = 750, che tradotto in euro è l’importo mensile della prestazione ISCRO spettante al lavoratore.

Ci sono però dei limiti: il bonus partite IVA non può essere inferiore a 250 euro mensili, nè superiore agli 800 euro mensili: nel caso in cui si abbia diritto alla prestazione, ma in misura inferiore al minimo o superiore al massimo erogabile, il bonus sarà pagato in misura rispettivamente di 250 e 800 euro mensili.

Il fatto che il calcolo dell’importo prenda avvio dall’ultimo reddito dichiarato, significa implicitamente che a fronte della mancanza di redditi certificati, il bonus non può essere erogato.

Come richiedere il bonus partita IVA 2022

Per richiedere il bonus partite IVA, i liberi professionisti che potenzialmente rispettano i requisiti per l’accesso alla misura devono presentare domanda all’INPS entro il 31 Ottobre di ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023

La domanda del bonus partita IVA va fatta online, tramite patronato oppure in autonomia sui consueti canali dell’INPS:

È possibile inoltrare la propria domanda bonus partita IVA utilizzando i servizi online dell'INPS accedendo tramite:

Una volta all’interno del portale, è sufficiente cercare il servizio online “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)” e compilare la domanda come indicato dal sistema. In sede di presentazione della domanda bisogna procedere con una autocertificazione dei redditi prodotti per ognuno degli anni di interesse (gli ultimi tre), che verranno poi verificati successivamente, di concerto con l’Agenzia delle Entrate.

 

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