Bonus Asilo Nido 2020

Quanto vale il Bonus Asilo Nido e come fare richiesta all’Inps

di Alessandra Caraffa

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Asilo-nido

Il Bonus Asilo Nido è uno strumento di sostegno alla famiglia erogato dall’Inps ed introdotto dalla Legge di Bilancio del 2017

È importante sapere che, a differenza di altri strumenti di sostegno alle famiglie, questo bonus non prevede limiti di reddito: tutte le famiglie possono fare richiesta, purché abbiano il modello ISEE aggiornato per la domanda. 

A partire da quest’anno poi, grazie alla Legge di Bilancio 2020, il Bonus Asilo Nido può arrivare fino a 3.000 euro annui.

Vediamo dunque quanto vale il Bonus Asilo Nido 2020 e come fare domanda per ottenerlo.

Bonus Asilo Nido: le novità 2020

Il Bonus Asilo Nido viene erogato alle famiglie per il pagamento delle rette per gli asili, pubblici e privati, dei propri figli. Nel caso di bambini minori di tre anni affetti da patologie croniche, il bonus può essere usato per il pagamento dell’assistenza domiciliare necessaria alla prima educazione dei piccoli.

Ma a quanto ammonta il sostegno statale per l’iscrizione dei figli al nido? 

Si tratta dunque di una misura di sostegno aperta a tutte le famiglie con figli minori di tre anni, senza limiti di reddito.

Unitamente a strumenti come il Bonus Latte Artificiale e l’assegno universale per i figli a carico, il Bonus per l’asilo nido è una misura che può fare la differenza nelle economie delle famiglie italiane. 

L’assegno viene corrisposto direttamente dall’Inps su base mensile, fino ad un massimale di 272,72 euro. È importante sapere però che tale misura è destinata esclusivamente a coprire le spese di frequenza dell’asilo: nel caso in cui la retta sia minore dell'assegno cui si avrebbe diritto sulla base dell’ISEE, ne verrà erogata esclusivamente la porzione necessaria a coprire la retta.

Altrettanto utile da sapere è che il bonus non è cumulabile con la detrazione fiscale per la frequenza dei nidi introdotta nel 2008. Una volta che l’Inps comunichi alla Agenzia delle Entrate che la famiglia percepisce l’assegno, non si potrà più portare in detrazione la spesa per l’educazione dei figli minori di tre anni.

Requisiti e modalità di richiesta del Bonus Asilo Nido

Il Bonus Asilo Nido può essere erogato per un massimo di tre anni, e sebbene non si tratti di una misura sottoposta a limitazioni su base reddituale la sua erogazione è vincolata a degli specifici requisiti d’accesso.

È prevista una notevole facilitazione per le famiglie che abbiano già presentato la domanda per il 2019: in questo caso l’Inps precompilerà la domanda con le informazioni relative ad “almeno una delle mensilità da Settembre a Dicembre 2019”. In tal modo sarà possibile inoltrare la nuova domanda semplicemente comunicando eventuali variazioni rispetto all’anno precedente. 

Ma quali sono i requisiti per richiedere il Bonus Asilo Nido?

È bene sapere poi che se il bambino è iscritto a tempo parziale, ovvero non per l’intero anno, l’assegno spetterà in misura ridotta. La richiesta va in ogni caso presentata entro il 31 Dicembre 2020, ed è fondamentale sapere che la domanda di contributo è individuale, perciò per richiedere il bonus per più bambini vanno fatte due distinte pratiche.

Come fare domanda per il Bonus Asilo Nido? Come di consueto, la richiesta può essere effettuata sia online sia con modalità più tradizionali:

In sede di richiesta andranno allegati, oltre all’ISEE minorenni, anche i documenti attestanti il pagamento di almeno una retta mensile di un asilo o, nel caso di asili pubblici, i documento di iscrizione e di avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.

Il mezzo di pagamento del bonus va scelto dal richiedente, che può scegliere tra bonifico domiciliato, accredito su conto corrente oppure accredito su carta prepagata. 

Per chi avesse già ricevuto l'SMS di accettazione della domanda e si stesse chiedendo quando arriverà il Bonus Asilo Nido 2020, l’Inps fornisce una sola risposta: le tempistiche per il pagamento del bonus dipendono dalla data di presentazione della domanda di contributo. L’inps provvede a liquidare gli assegni, fino ad esaurimento del fondo a disposizione, evadendo le richieste in ordine di arrivo. 

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